Tratalias

Tratalias Vecchia: il borgo medievale del Sulcis Iglesiente

Dopo circa tre anni, sono finalmente tornata a Tratalias. In questa occasione, ho avuto modo di visitare il Museo di Tratalias, di cui, devo essere sincera, sapevo poco.

La visita al museo, mi ha dato la possibilità di scambiare due chiacchiere con la guida, un abitante di Tratalias. Parlare con lui e ascoltare i suoi racconti, mi ha aiutato a comprendere meglio la storia di questo borgo.

Tratalias mi ha sempre affascinato, conoscevo già la storia ma non avevo idea della sofferenza che devono aver provato gli abitanti della vecchia Tratalias nel vedere demolire le loro abitazioni, l’antico Municipio ed essere letteralmente catapultati in dimore che non rappresentavano la loro storia, il loro vissuto.

Tutto ciò ha scaturito in me la voglia di parlare di Tratalias e di ripercorrere la sua storia scrivendo un articolo a riguardo.

Il borgo medievale di Tratalias

Un tempo era uno dei principali centri urbani del basso Sulcis

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Sulla data effettiva di creazione del paese non si hanno notizie certe. Quel che si sa è che Tratalias conosce un periodo di crescita dopo l’anno Mille.

Fu in questo periodo che il paese di Tratalias entrò a far parte della Curatoria Di Solci o Solc (termine catalano usato per indicare il Sulcis) con capoluogo Sant’Antioco, la quale a sua volta apparteneva al Giudicato di Cagliari.

A testimoniare questo periodo florido, fu la decisione di costruire una nuova chiesa. Infatti, nel 1213 venne eretta uno dei monumenti più insigni dell’architettura religiosa medioevale: la Cattedrale di Santa Maria di Monserrato.

Questi anni di crescita andarono a calare quando tra il 1355 e il 1362 la Diocesi venne trasferita a Villa di Chiesa (l’attuale Iglesias). Da questo momento in poi, iniziò per il borgo un periodo di decrescita, probabilmente causato anche delle carestie ed epidemie.

Tratalias Vecchia: gli anni di ricrescita

L’Ottocento fu un periodo di riscatto per questo piccolo centro

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I documenti pervenuti fino a noi, parlano di Tratalias nuovamente dal 1822, anno un cui il paese venne incluso nella provincia di Iglesias.

Ecco che l’Ottocento fu un periodo di ricrescita per il borgo. Le famiglie che si stabilirono a Tratalias si dedicavano quasi esclusivamente alla pastorizia e all’agricoltura.

I prodotti agricoli coltivati erano cereali, in particolare il grano. In questo periodo si scopre anche la coltura di frutteti e ulivi. Un prodotto che si trovava solo a Tratalias era la pelle. Qua a differenza di altre parti del Sulcis Iglesiente, si praticava la concia delle pelli.

Gli scambi commerciali avvenivano prevalentemente con le isole di Sant’Antioco e San Pietro.

Un evento molto sentito dagli abitanti di Tratalias e dai territori limitrofi era la fiera che veniva organizzata in onore di Santa Maria. In seguito al trasferimento della sede vescovile, il simulacro della Vergine fu spostato a Iglesias, con l’accordo che ogni anno vi avrebbe compiuto ritorno nel mese di maggio. Questo fatto creò attorno al trasporto della statua un vero e proprio rito di cui parlo in fondo all’articolo.

Tratalias Vecchia e Nuova

Dalla nuova ferrovia alla diga di Monte Pranu

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Negli anni ’50 del Novecento, Tratalias vede un nuovo sviluppo con la costruzione della ferrovia. Questo permise agli abitanti spostamenti più agevoli, in quanto il comune fu collegato con i paesi del Sulcis fino a Siliqua.

In un periodo di forte crescita ed espansione per il piccolo borgo, arrivò anche il progetto che decantò la sua fine: la costruzione del lago artificiale di Monte Pranu.

Venne costruito uno sbarramento sul Rio Palmas con l’idea di dare un maggior impulso alle attività agricole e pastorali del basso Sulcis.

Da un lato, questo progetto diede una marcia in più, incrementando lo sviluppo agro-pastorale del Sulcis Iglesiente; dall’altro comportò ingenti danni alle abitazioni dei centri abitati limitrofi alla diga tra cui Tratalias.

Le abitazioni divennero sempre più inospitali e instabili, così gli abitanti di Tratalias Vecchia furono letteralmente costretti a lasciare le loro abitazioni per trasferirsi in un centro separato chiamato oggi “Tratalias nuova“.

ll nuovo centro fu ubicato in una zona collinare vicina al vecchio borgo, al sicuro dal pericolo di infiltrazioni, in un luogo adatto a una disposizione urbanistica. Di fatto però il nuovo centro si trova in un punto completamente isolato e non di passaggio.

Il borgo di Tratalias

Oggi un piccolo borgo con case restaurate

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Visitare il borgo di Tratalias Vecchia significa addentrarsi in centro storico pieno di storia. Dove, se si conoscono i fatti accaduti solo qualche decennio fa e si guardano le fotografie storiche conservate all’interno del Museo, si respira un po’ di quella sofferenza che hanno provato le numerose famiglie del vecchio borgo.

Oggi rimangono in piedi ben 45 abitazioni, le uniche salvate per lasciare un contesto urbano intorno alla bellissima Chiesa di Santa Maria. Parlo di piccole dimore restaurate, oggi molte delle quali sono adibite a botteghe, una è riservata all’archivio storico e un’altra ancora al museo comunale.

La stessa costruzione delle abitazioni, il materiale utilizzato racconta di quanto, in passato, dovesse essere florida l’economia del centro abitato. Le abitazioni sono state edificate con l’utilizzo massiccio dei muri in pietra mentre, in altri centri del Sulcis, era uso comune utilizzare un materiale più economico come i mattoni crudi di paglia e fango che venivano fatti asciugare al sole.

Una pratica tipicamente utilizzata in Sardegna, così come in alcuni punti della vecchia Tratalias. Infatti, le abitazioni del vecchio borgo costruite in ladiri furono le prime a subire i danni dalle infiltrazioni d’acqua.

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Dopo il trasferimento obbligatorio degli abitanti, le abitazioni furono tristemente abbattute negli anni ’80 poiché restaurarle e metterle al sicuro sarebbe stato troppo costoso. Così si diceva al tempo, senza dar peso al danno economico e psicologico che questa dislocazione avrebbe causato agli abitanti dei centri colpiti.

Anche il vecchio Municipio, una struttura ottocentesca, fu demolito davanti alla sua popolazione. Di quest’opera straordinaria ne rimane solo un’accurata riproduzione e delle fotografie storiche che raccontano attimi di vero dolore per gli abitanti. Le foto, la riproduzione e alcune delle campane del monumento sono custodite nel Museo di Tratalias.

Il borgo di Tratalias dopo la pandemia

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Fino a qualche tempo fa, prima dell’emergenza Covid-19, sostare nel vecchio borgo era piacevole anche grazie al servizio offerto dalle pizzerie o dalle piccole botteghe artigianali.

Purtroppo, dopo gli anni della pandemia, quasi tutti i bottegai e un punto ristoro hanno comprensibilmente deciso di chiudere la loro attività a causa dei costi troppo elevati e lo scarso rendimento.

Il 2020 segna un altro duro colpo per Tratalias ma non penso sia finita qua! Il mio augurio è che il borgo possa riprendersi anche grazie a una maggiore affluenza, promozione turistica affinché si possa rivedere una Tratalias fiorita e gli abitanti possano scegliere di vivere dove sono conservate le loro radici.

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A questo punto della storia ti starai chiedendo: se non ci sono più botteghe aperte, un solo servizio ristoro che apre durante il periodo estivo ed esclusivamente in serata, perché visitare il vecchio borgo?

Per vedere il monumento che ritengo tra i più belli del territorio: la Chiesa di Santa Maria di Monserrato. Ma non solo!

Tratalias Vecchia: la Chiesa di Santa Maria di Monserrato

La Chiesa di Tratalias è uno dei monumenti medioevali più belli del Sulcis Iglesiente

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Eretta nel 1213, la chiesa di Tratalias è uno dei più begli esempi del tardo romanico sardo, ispirato alla cultura pisana.

Ben conservata per secoli, fu uno dei primi esempi di una costruzione architettonica più snella rispetto agli edifici del periodo. Pensata con un notevole sviluppo in verticale, il quale preannuncia il periodo gotico.

La parte frontale è divisa in due ordini: dalla zona inferiore che presenta specchi laterali rischi e decorati da una losanga; e dalla zona centrale dove si trova il portale.

Il rosone che domina la facciata è formato da linee molto semplici ma allo stesso tempo estremamente decorativo.

Tratalias Vecchia: la festa

“Sa Festa Manna”, la festa patronale di Tratalias si festeggia in onore della regina del Sulcis

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La festa patronale di Tratalias conserva uno dei riti più antichi della Sardegna. Il trasferimento della statua patrona sia di Tratalias che del Sulcis Iglesiente comporta un protocollo che nel tempo si è modificato ma rimane tutt’oggi intriso di cultura. Per chi non lo sapesse, la Madonna di Monserrato è ben conserva nella diocesi di Iglesias, solo una volta all’anno il simulacro viene trasferito a Tratalias per pochi giorni.

Il giovedì dell’Ascensione di ogni anno, una famiglia di Tratalias si incarica del trasporto della statua.

In passato si partiva da Tratalias verso Iglesias con un carretto dove la statua veniva chiusa in una cassa e caricata su un cocchio (Su Coggiu) trainato dai buoi. Il trasporto richiedeva giorni, compresa la permanenza della famiglia a Iglesias per almeno una notte.

Oggi il percorso viene fatto dai trattori e il recupero della statua richiede un pomeriggio. Quel che rimane è la tradizione di addobbarli a festa: abbellito con coperte, lenzuola o tappeti rigorosamente bianchi e pregiati, fiori e altri elementi decorativi.

I carri che seguono la processione sono diversi: uno si occupa unicamente del trasporto della Santa; un altro accompagna Is Orberas cioè le donne vestite in costume sardo – nubili e sposate -accompagnano “Sorberà manna”; un altro trattore accompagna le bambine vestite di abitini bianchi che scorteranno il simulacro e che fino a pochi anni fa sedevano intorno alla Santa. Infine ci sono i trattori provenienti da altri paesi del Sulcis Iglesiente che chi uniscono al viaggio in quanto la Santa Maria di Monserrato è la patrona di tutto il Sulcis.

Dove si trova Tratalias?

Tra la regione montuosa del basso Sulcis e la costa che va da Teulada a Sant’Antioco

Tratalias

Tratalias è un piccolo comune situato nella zona sud-occidentale della Sardegna. Facilmente raggiungibile con un mezzo proprio da tutte le zone del Sulcis-Iglesiente.

Ho visto che dal comune di Carbonia e di Sant’Antioco è possibile raggiungere il paese anche con i mezzi pubblici. Per visionare il tragitto puoi impostare il navigatore su Google Maps e constatare la distanza da dove ti trovi e soprattutto vedere se ci sono dei collegamenti pubblici, cliccando sull’icona dei trasporti. 🚍

Consiglio la visita del Borgo Medievale di Tratalias soprattutto se ti trovi nella zona di Carbonia o sull’Isola di Sant’Antioco. Personalmente, vado volentieri a vedere il borgo quando mi trovo nella mia città natale: Iglesias. Quindi se ti trovi nei paraggi, non perdere l’occasione e fammi sapere che cosa ne pensi di questo piccolo borgo medievale sardo.